Quando lo sport fa tendenza – Salsedine e raggi solari sono quanto di più rigenerante possa esistere. Una parentesi di relax e amor proprio, quella della spiaggia, che accomuna le popolazioni di tutto il mondo. Le onde, però, non sono alla portata di tutti. Bisogna amare anche (e soprattutto) quelle se ci si vuole cimentare in uno degli sport più gettonati del ventunesimo secolo: il surf. Per alcuni una vera e propria passione da sempre, per altri un passatempo saltuario, per altri ancora una moda da seguire: qualsiasi sia la spinta alla base, tavole, mute e vacanze pacchetto in surf house sono ormai all’ordine del giorno. Perché il surf, in fin dei conti, è uno sport che mette d’accordo un po’ tutti e sprona alla condivisione: condivisione di albe, tramonti, paure e soddisfazioni. E perché può essere praticato a ogni livello, che lo si scelga da professionisti o da semplici amatori.
Cos’è il surf e come approcciarlo – Volendolo spiegare in soldoni, si tratta di imparare ad alzarsi in piedi sulla tavola e scendere sulla superficie delle onde. Ma questo non è che l’inizio, il presupposto di partenza minimo e indispensabile per avviarsi su un sentiero più tortuoso: cavalcare un’onda e imparare a governarla. E nel surf, per acquisire un certo livello di avanzamento non esistono scorciatoie. È una disciplina faticosa, specie all’inizio, e richiede tempo, costanza, allenamento, impegno e pazienza: perché le prime onde, per quanto piccole e innocue, daranno del grosso filo da torcere. Ma la sensazione di appagamento data dalla prima onda che si riuscirà a prendere, è talmente forte da invogliare a non smettere mai di sperimentare e mettersi alla prova. Una sorta di assuefazione da wash machine: quando si è soli dentro a un turbine.
Vantaggi e consigli – Il surf è una disciplina che istiga positività e in qualche modo riaccende gli animi: si conoscono nuove persone e si esplorano posti incantevoli e nascosti, si ritrova il contatto con la natura e i suoi elementi, si condividono esperienze e consigli, ma non solo. Dal punto di vista fisico, infatti, è uno sport estremamente completo, in grado di combinare allenamento aerobico e tonificazione muscolare, per non parlare di quanto si riesca a bruciare con una semplice sessione di 2 ore da principianti. Giova poi al sistema cardiovascolare, alla muscolatura di braccia, spalle e gambe, aiuta a migliorare resistenza, coordinazione ed equilibrio. Per trarne tutti i benefici e predisporsi nel migliore dei modi, è fondamentale condurre una vita sana, comprensiva di alimentazione completa e di almeno 7/8 ore di sonno, allenarsi sia in piscina che in palestra non tralasciando mai lo stretching, e scaldare bene i muscoli prima di entrare in acqua, facendo una corsetta, qualche saltello a piedi uniti, sciogliendo ginocchia, caviglie, bacino, collo e spalle.
Step da intraprendere – Partiamo dalle basi vere e proprie. (a) Scegliere una tavola adatta. A tal proposito, le tavole possono essere shortboard (da 1,5 a 2,1 m), strette e sottili, adatte a fare giri e manovre e dunque generalmente scelte da surfisti già a buon punto, e longboard (fino a 8 m), più larghe e voluminose, adatte a uno stile più di surf più classico con raggi di curvatura più ampi e quindi consigliate per surfisti principianti o amatoriali. (b) Scegliere una muta adatta. Sempre in neoprene, la muta è fondamentale non solo per proteggersi dalle acque fredde, ma anche da colpi e abrasioni; in base alla temperatura dell’acqua e dell’aria, è possibile sceglierne di diverse lunghezze (intera o mutino) e spessori (da 2 mm a 6 mm). (c) Puntare una spiaggia stupenda, con onde perfette e la giusta compagnia. Banale? A dire il vero, è questo il cuore del surf.
Un passo alla volta – Si comincia dal take-off, movimento chiave del surf, ossia nuotare sulla tavola e alzarsi in piedi. Consigliamo di praticarlo il più possibile su sabbia, a casa o in palestra in modo che in acqua risulti il più naturale possibile. Questo tipo di esercizio serve poi ad avere chiaro quale piede mettere davanti: se si è regular (piede sinistro avanti) o goofy (piede destro avanti). Dopo di che, una volta presa confidenza con la tavola, la bracciata, le tempistiche e l’equilibrio, le opportunità che offre un’onda sono infinite: mettersi in frontside – con l’onda di fronte – o in backside – con l’onda alle spalle, per poi voler prendere velocità e coordinazione tali da entrare nel vivo di questa meravigliosa disciplina. Quando non si prende un’onda e basta, ma la si taglia, la si gira, la si cavalca o ci si fa sovrastare dal suo tubo per poi ritornare in superficie. Stanchi ed entusiasmati.
Dove praticarlo in Italia – La scelta del luogo, come accennavamo, è assolutamente prioritaria. Bisogna controllare i venti e le maree, essendo al contempo informati sulle spiagge maggiormente frequentate da surfisti, ovvero quelle che di norma soddisfano le condizioni meteorologiche più adatte. Nel nostro bel paese, spiccano: Recco (Liguria), una delle mete preferite degli appassionati della tavola e dove da maggio a giugno si celebra il Recco Surfestival, occasione di ritrovo per tutti i surfisti italiani già avviati ma anche solo per i più curiosi; Forte dei Marmi (Toscana), da anni punto di riferimento per i surfisti italiani, dove si numerosi eventi in parte spinti dalla vivace movida estiva che caratterizza questa zona; Varazze (Riviera di Ponente, Liguria), che offre spot ideali per surfisti di tutti i livelli, dunque meta variegata e flessibile, consigliata d’estate per i surfisti alle prime armi, mentre d’inverno per i più esperti che vogliono cimentarsi in trick più complessi; Sardegna, considerata universalmente la regione più adatta in Italia per surfisti esperti grazie alla posizione centrale nel Mediterraneo e ai venti che la colpiscono, dove non manca tuttavia lo spazio per i principianti, segnaliamo in particolare la spiaggia di Porto Ferro, in provincia di Sassari; Ostia Lido (Lazio), le cui spiagge più popolari sono La Rotonda, La Vecchia Pineta e il circolo velico, adatte in particolare ai principianti, nonché La Spiaggetta nella zona nord-ovest, indicata per chi vuole alzare l’asticella più in alto; e Santa Marinella (Lazio), dove nasce la Banzai Surf Area, una comunità attiva lungo tutto il litorale, dove agiscono in sinergia scuole di surf, negozi specializzati e attività connesse, creatrice dell’evento surfistico più noto d’Italia, il Surf Expo.